Terzo paese al mondo per dimensioni, immensa, lontanissima e più di un miliardo di abitanti. Un viaggio senza fine!
Ciò che da sempre cattura l’attenzione dei viaggiatori è la cultura millenaria cinese, le dinastie di imperatori che si sono susseguite, le tradizioni sempre vive anche adesso che il paese ha intrapreso la strada della modernizzazione. In alcune aree, come nella capitale Pechino, i grattacieli hanno soppiantato interi quartieri, ma in un territorio così vasto c’è ancora spazio per templi, pagode, monumenti e parchi. Dal “tetto del mondo”, i 4.000 metri dell’altopiano tibetano, fino alle pianure e alle vallate che nascondono villaggi e città, piantagioni di riso, cotone, tè e bambù. Così grande che è possibile sperimentare tutti i tipi di clima: da quello gelido della Manciuria fino a quello torrido del deserto del Xinjiang. All’interno di questo immenso paese luoghi e monumenti celebri come la Grande Muraglia, la Città Proibita, piazza Tienanmen o l’esercito di terracotta.
CLIMA: Data l’estensione del territorio, la Cina presenta sensibili diversità climatiche tra le grandi regioni. Nella parte nord del paese il clima è continentale, molto caldo d’estate e molto freddo d’inverno. Le stagioni intermedie sono praticamente inesistenti. Nelle regioni centrali il clima è sub-tropicale, con venti leggeri ed estati molto piovose e umide. La regione meridionale della Cina è caratterizzata invece da un clima monsonico con i tipici venti freddi in autunno-inverno e i venti caldi e umidi in primavera-estate. In inverno, quindi, possono esserci 20 gradi a Hong Kong e meno 3 a Pechino. D’estate è caldo sia a sud che a nord. L’autunno e la primavera sono senza dubbio i periodi climaticamente ideali per un viaggio in Cina.
VALUTA:La moneta ufficiale è il Renminbi, più comunemente Yuan o Kwai. 1 yuan è poi diviso in 10 mao (oppure jiao) a loro volta divisi in 10 fen. Ad Hong Kong la valuta è ancora il dollaro di Hong Kong che ha lo stesso valore dello yuan. Quando cambiate valuta, ricordatevi di conservare le ricevute, senza le quali non cambierete gli yuan rimasti in euro. Euro e dollari vengono accettati e cambiati negli alberghi e nelle banche. Negli alberghi, nei grandi ristoranti e negozi sono accettate le principali carte di credito.
DOCUMENTI DI ESPATRIO: È richiesto il passaporto individuale con almeno 6 mesi di validità dalla data di arrivo in Cina e con almeno 2 pagine libere. È necessario il visto di ingresso, che viene rilasciato solamente attraverso agenzie turistiche alle Rappresentanze diplomaticoconsolari cinesi in Italia. Metamondo si occupa dell’ottenimento del visto individuale con un supplemento: dovrà ricevere il passaporto in originale almeno 15 giorni prima della partenza, la scheda di richiesta compilata e firmata e 1 foto tessera. È possibile ottenere con la sola fotocopia (delle prime 2 pagine) del passaporto un visto collettivo con minimo 6 partecipanti in viaggio nelle stesse date e sugli stessi voli. Non è previsto il rilascio di visti ai posti di frontiera (chi all’arrivo in territorio cinese ne risulta sprovvisto verrà respinto). In caso di transito con destinazione in un Paese terzo (da documentare con biglietto aereo ed eventuale visto per il Paese di destinazione), si è esentati dal visto solo se la sosta su territorio cinese è inferiore alle 24 ore e non ci si allontana dalla zona aeroportuale di transito. Se si intende visitare Hong Kong o Macao nell’ambito di un viaggio nella Cina continentale, è necessario richiedere un visto ad ingressi multipli. Per l’ingresso ad Hong Kong non è richiesto nessun visto.
DOCUMENTI SANITARI:Nessuna obbligatoria. Maggiori informazioni possono essere reperite presso la propria ASL o consultando il sito del ministero della Salute: www. ministerosalute. it. L’acqua del rubinetto non è mai potabile in Cina (alcuni hotel hanno un secondo rubinetto in bagno, più piccolo, per l’erogazione dell’acqua da bere). È comunque sempre consigliabile consumare acqua e bibite da contenitori sigillati, non mangiare verdura cruda e frutta con la buccia. È indispensabile munirsi di disinfettanti intestinali, compresse antinfluenzali e antibiotici.
IL FUSO ORARIO: Pur avendo un territorio tanto vasto da coprire 5 fusi orari, in tutta la Cina vige l’ora della capitale, Pechino che è di 7 ore in più rispetto all’ora italiana. Durante il periodo dell’ora legale, la differenza si riduce a più 6 ore.
LINGUA: Il cinese è una lingua basata sulla lettura di ideogrammi, circa 60.000, che per la maggior parte hanno una storia risalente alle origini dell’Impero cinese. Il cinese scritto è stato, nei secoli, uno dei principali fattori di unificazione cinese. Infatti pur essendoci notevoli differenze di pronuncia da una regione all’altra, dovute anche alla vastità del territorio, la scrittura, e di conseguenza gli ideogrammi, sono sempre uguali. Dopo la nascita della Repubblica Popolare Cinese si è cercato di semplificare la comunicazione tra le genti. Fu introdotto così il cosiddetto cinese mandarino, detto anche “lingua comune”, molto simile al dialetto parlato nella zona di Pechino. Accanto alla “lingua ufficiale” sono tuttavia presenti le lingue locali, dialetti regionali, nel caso di differente pronuncia, o vere e proprie lingue dei gruppi etnici (es.: nello Yunnan, Xinjiang, Tibet). L’inglese parlato è presente principalmente negli aeroporti, negli alberghi di buona categoria e nella segnaletica.
L’ELETTRICITÀ: Tensione 220 volts, frequenza 50 Hz. La Cina è un Paese talmente grande che anche le prese elettriche variano da provincia a provincia. E’ bene portarsi un adattatore universale.
TELEFONO: Per chiamare la Cina dall’Italia il prefisso è lo 0086 (+ 10 per Pechino; 21 per Shanghai; 20 per Canton). È possibile chiamare l’Italia in teleselezione dagli alberghi con il prefisso 0039 seguito dal prefisso della città con lo 0 e dal numero dell’abbonato. I cellulari funzionano quasi ovunque sia in chiamata che in ricezione e in modalità SMS. Le carte telefoniche prepagate cambiano da città a città, dunque se comperate una carta telefonica a Pechino, spesso non la potrete utilizzare a Shanghai, anche se si tratta dello stesso tipo di carta.
TRASPORTI: L’aereo è sicuramente il mezzo più rapido e più comodo per spostarsi su distanze così vaste come sono quelle cinesi. Le ferrovie sono il mezzo più usato dai cinesi, d’altronde funzionano bene e sono sempre puntuali. Nelle aree urbane il trasporto pubblico è ben sviluppato. Nelle aree extraurbane la situazione non è certo migliore perchè gli autobus non hanno orari e sono di una lentezza allucinante. Gli autobus privati di linea sono invece comodi, dotati di aria condizionata e puliti.
SHOPPING: Molti sono gli oggetti tipici dell’artigianato locale. Tra tutti giada, porcellane, ricami, monili di perle, seta sono gli articoli più interessanti. Nei negozi statali i prezzi sono fissi, altrimenti si può contrattare con gentilezza.
FOTO E VIDEO: È vietato fotografare o filmare zone o apparati militari o industriali di interesse strategico, aeroporti, zone esplicitamente vietate, persone che non vogliono esser riprese. Si suggerisce rispetto e sensibilità nel fotografare le persone: è consigliabile sempre chiedere prima il permesso. È consigliabile acquistare tutto il materiale fotografico in Italia.
MANCE: La mancia, seppure non obbligatoria, è una buona norma. Oggi, in Cina, l’abitudine di dare mance è molto diffusa, contrariamente a quanto avveniva anche in un recente passato. Tutte le persone che vengono a contatto con i turisti si aspettano di ricevere la mancia. In caso di gruppo, l’accompagnatore raccoglie una somma tra i partecipanti, all’inizio del viaggio, e la distribuisce durante il soggiorno. Nel caso di viaggi individuali, non esistendo una tariffa standard, suggeriamo di affidarsi al proprio buon senso dando la mancia nel caso in cui si rimane soddisfatto del servizio prestato. È buona norma calcolare 1 o 2 Euro al giorno e per persona per gli autisti; 3 o 4 Euro al giorno e per persona sia per la guida locale che per la guida nazionale. Nei ristoranti si consiglia di lasciare una mancia pari o superiore al 10%.
CUCINA: La cucina è un’arte e un piacere. È molto varia e diversificata. È nota per essere una cucina sana: da qui l’uso frequente di verdure crude per non alterarne le caratteristiche, di carne tagliata in piccoli pezzi per facilitarne la digestione e di pesce mangiato appena pescato. Per salare i cibi si usa la soia. Le pietanze locali si differenziano in cibi yin (freddi), come i funghi e i germogli di bambù, e cibi yang (caldi), quali le spezie e le carni. L’unione dello yin e yang è alla base del menù cinese. Vi sono quattro macro correnti culinarie: la cucina settentrionale o pechinese, caratterizzata dall’utilizzo della pasta come ravioli e spaghetti, e accompagnata da carni di agnello e manzo; quella meridionale o cantonese che presenta piatti ricchi di fibre vegetali e l’impiego massiccio di riso; quella orientale, o di Shanghai, che fa grande uso dell’acqua con piatti a base di frutti di mare e crostacei; ed infine quella occidentale, o del Sichuan, più prossima all’arte culinaria indiana e pakistana.
ABBIGLIAMENTO: Dopo un’attenta analisi del clima nelle zone che vengono visitate, e il periodo in cui si sceglie di visitarle, si consiglia la praticità piuttosto che l’eleganza. In linea di massima, a fronte di un estate tendenzialmente molto calda, ci si può imbattere, specie nelle regioni interne, a sbalzi di temperatura tra le ore diurne e le ore notturne. Ricordiamo inoltre di tenere sempre conto del fattore “aria condizionata”. Infatti in tutti i luoghi chiusi (musei, hotels, ristoranti, ecc.) vi è sempre una forte aria condizionata. Per chi visita le regioni meridionali, tendenzialmente più umide, si consigliano “spolverini” o pratici impermeabili. Per chi visita le regioni desertiche, ricordiamo cappello ed occhiali da sole.
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