Un enorme arcipelago, migliaia di isole che fanno da ponte tra l’Oceano Indiano e quello Pacifico, attraversato da una serie di vulcani attivi e spenti.
Ricca di luoghi incantevoli, l’Indonesia presenta una natura lussureggiante con foreste tropicali e giungle equatoriali che nascondono una fauna e una flora molto diversificate, tra elefanti, orangotango, tigri e l’enorme rafflesia di Sumatra. Impossibile poi non menzionare il “drago di Komodo”, un enorme varano presente nell’area protetta dell’isola di Komodo.
Le rigogliose foreste di Sumatra, una gemma preziosa ed una meraviglia della natura, le spiagge incontaminate da fiaba di Sulawesi, gli splendidi monumenti di Giava o la mitica Bali, l’isola degli dei, che oltre alle sue splendide acque saprà incantarvi per il suo misticismo e spiritualità.
L’Indonesia vi lascerà a bocca aperta nel suo mondo di profumi esotici, imponenti palazzi ed abiti variopinti.
CLIMA: Il clima è tropicale, con temperature comprese tra i 21° e i 33 ° con nessuna vera stagione distinta. Possibili violenti e brevi acquazzoni si possono trovare nel periodo tra Ottobre e Marzo.
VALUTA: La moneta ufficiale è la Rupia Indonesiana (IDR); Per il cambio valutario sono accettati Euro e Dollari Americani che possono essere cambiati in loco nelle banche e negli uffici cambio autorizzati. Le carte di credito sono ampiamente accettate negli hotels, nei grandi magazzini, nei supermercati e negozi anche per piccoli acquisti. La più comune è la American Express ma anche MasterCard e Visa sono accettate.
DOCUMENTI DI ESPATRIO: È necessario il passaporto completamente integro con una validità superiore ai 6 mesi dalla data del rientro del viaggio, due pagine vuote e biglietto aereo di andata e ritorno. Visto d'ingresso OBBLIGATORIO: i cittadini con passaporto italiano che si recano in Indonesia per un periodo non superiore a 30 giorni e per motivi di turismo otterranno il visto di ingresso gratuito in arrivo (FREE VISA ON ARRIVAL) ma è indispensabile che entrata e uscita dal paese siano attraverso gli aeroporti indicati a questo link: https://kemlu.go.id/rome/en/pages/bebas_vis_kunjungan/1196/etc-menu. La richiesta del visto presso l’Ambasciata a Roma è obbligatoria per tutte le altre tipologie di visto.
DOCUMENTI SANITARI: Non sono richieste vaccinazioni, tuttavia consigliamo di consultare il proprio medico prima di intraprendere il viaggio.
FUSO ORARIO: + 6 ore per Sumatra e Giava, + 7 ore per Bali e + 8 ore per l'Indonesia orientale nel periodo in cui in Italia vige l'ora solare; nel periodo in cui vige l'ora legale in Italia si deve togliere un’ora.
ELETTRICITÀ: Il voltaggio in Indonesia è di 220-240 volt con prese di corrente di tipo inglese, pertanto è necessario munirsi di di un adattatore di corrente.
LINGUA: Il Bahasa indonesia è la lingua ufficiale, l'inglese è parlato e compreso ovunque. Tra le religioni troviamo quella musulmana, protestante, cattolica, induista, buddista, confuciana. Anche se non è uno Stato islamico, l'Indonesia è uno dei paesi con più musulmani.
TELEFONO: Prefisso per l'Italia: 0039 / Prefisso dall’Italia: 0062 ( 21 per Jakarta). Se da un telefono fisso si chiama un numero della città nella quale ci si trova, non occorre digitare il prefisso, mentre occorre digitarlo se si chiama da un cellulare (021 per Jakarta). Rete cellulare: la copertura della rete telefonica cellulare, soprattutto nelle città, è buona e in costante espansione.
ABBIGLIAMENTO: Grazie alle sue temperature miti, che vanno da 22° a 32°, l'Indonesia è un paese piacevole da visitare tutto l'anno, anche durante la stagione umida che va da novembre ad aprile. Per un viaggio in Indonesia, non mettere troppe cose nella valigia. Uno o due pantaloncini corti, un paio di pantaloni, uno o due vestiti, qualche t-shirt e uno o due costumi da bagno bastano per le vacanze in Indonesia. Inoltre, è molto facile farsi lavare i vestiti negli hotel per 1€. Invece, non bisogna dimenticare una crema solare efficace, gli occhiali da sole e un cappello: il sole è forte in Indonesia. È meglio portare un pareo o un sarong per visitare i templi, coprendo le spalle e anche le gambe se hai dei pantaloncini corti. Ma potrai sempre comprare un sarong sul posto. Nelle regioni turistiche dell'Indonesia, potrai vestirti come preferisci senza il rischio di scioccare gli abitanti del posto. Invece, nelle regioni più lontane, fai attenzione a come ti vesti. Per le donne è meglio vestirsi con dei pantaloni o una gonna lunga, coprendo anche le spalle. Per gli uomini è meglio evitare le canottiere. In Indonesia, le canottiere vengono considerate come pigiami... Se fai il bagno in una zona poco turistica, guarda come fa la gente del posto. Se fanno il bagno vestiti di tutto punto, fai lo stesso. Ti asciugherai in mezz'ora e eviterai di scontrarti con gli usi e costumi indonesiani. Quando parti per un trekking su uno dei numerosi vulcani indonesiani, portati un paio di scarponi, una felpa e un k-way. Per esempio, per il Rinjani, ti ritroverai a dormire a più di 2.000 metri di altitudine dove le temperature sono prossime allo 0° (o perfino di meno).
CUCINA: La cucina indonesiana riflette fortemente le caratteristiche della terra d’origine. L’indonesia difatti è una sorta di arcipelago-continente estremamente vario, composto da circa 6000 isole per quasi 250 milioni di abitanti rappresentanti di centinaia di gruppi etnici diversi con diversi background religiosi e culturali. Le influenze indigene, gli antichi retaggi hindu, i contatti con la Cina ed il Sudest asiatico e con tutte le varie potenze europee colonizzatrici hanno dato alla cucina indonesiana caratteristiche uniche che la rendono inconfondibile. Ai nostri giorni la cucina indonesiana sta ricevendo molti apprezzamenti e riconoscimenti, scalando velocemente le classifiche di gradimento, molti piatti indonesiani infatti si stanno piazzando tra i 100 piatti piu’ apprezzati al mondo e ristoranti indonesiani, specie quelli giavanesi, spuntano con sempre piu’ frequenza praticamente ovunque. Ma prima di questa epoca moderna, fu il tempo dell’epoca coloniale: portoghesi, spagnoli, olandesi, britannici e cinesi istaurarono rapporti commerciali, spesso proprio basati su prodotti alimentari. Prima ancora gli imperi hindu apportarono la loro influenza sui popoli locali formati da tribù indigene, malesi e austronesiane, pescatori e conoscitori delle foreste pluviali.
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